Sono Alessandra, il mio libro “Nutrirsi Meglio” porta alla scoperta di come per ritrovare il tuo benessere psicofisico sia necessario scoprire quale rapporto rapporto ti lega al cibo.
Puoi iniziare il tuo viaggio con la lettura del mio nuovo libro.
La consapevolezza di perdere peso
Avere la consapevolezza di perdere peso significa capire quale ruolo ricopre il cibo durante la giornata.
Dove consumi i tuoi pasti e soprattutto come?
Vi sarà certamente capitato di mangiare spesso velocemente ad un pasto per poi avere fame dopo un’ora; oppure di arrivare a casa stanchi, arrabbiati, tristi e di raggiungere il frigorifero senza pensarci .
Sentiamo il bisogno di trovare la calma, di spegnere il cervello e spesso la soluzione è il cibo perchè la sua azione è rapida ma effimera.
Che sia dolce, grasso o salato poca importa, basta che ci dia sollievo e in questo il cibo funziona benissimo.
Peccato che tutto ciò, con il tempo, si riveli controproducente con ripercussioni sul nostro fisico (aumento di peso) e sulla nostra salute.
Si corre ai ripari cercando di perdere peso, migliorare l’alimentazione, ci si impone di seguire determinate regole, senza però fare i conti con la causa che ha portato ad utlizzare il cibo come rimedio.
La modalità del fare della mente, cioè risolvere ad ogni costo, non si placherà semplicemente perchè vi imporrete di non mangiare determinati cibi; continuerà imperterrita fino a che voi non ricomincerete con le solite abitudini. Capire il ruolo del cibo in questo circolo vizioso è fondamentale.
Un circolo vizioso che sembra non aver fine, ma se impariamo a fermarci la soluzione si presenta da sola.
La modalità dell’essere ci porta ad osservare le nostre emozioni e di come reagiamo ad esse.
Molto spesso veniamo trascinati dal vortice delle emozioni e per ritrovare un senso di pace tendiamo a soffocarle. Il cibo diventa un prezioso alleato, ma sul lungo periodo si trasforma nel nostro peggior nemico.
Non siamo abituati in questo mondo frenetico a rallentare per poter osservare, ma è necessario per apportare cambiamenti nel nostro stile di vita.
Osservare senza giudicare, senza voler allontanare; semplicemente stare nel momento per capire le nostre reazioni agli eventi, percepire come il nostro corpo le accoglie e ascoltarle.
Un evento di per se non può essere negativo o positivo, siamo noi ad etichettarlo in un modo o nell’altro in base alle nostre esperienze passate, al nostro bagaglio culturale, all’educazione. Tutto ciò farà maturare in noi determinate emozioni che ci porteranno a reagire all’evento in modo specifico.
Se imparerete l’arte dell’osservazione sarà facile individuare i vostri comportamenti tipici in risposta a determinati eventi e vi renderete conto quanto siano diventati un’abitudine.
La modalità del fare, cioè tentare di risolvere sempre il problema, deve lasciare il posto alla modalità dell’essere, cioè essere presenti in quel momento per osservare tutto ciò che ci succede.
Solo così sarà possibile accettare il fatto che spesso, se non ci può essere soluzione al problema, il cibo non potrà essere di aiuto. Nel caso in cui la soluzione esiste allora bisogna passare all’azione e non reprimere la rabbia con il cibo.
Morale della favola
Esiste uno stretto rapporto tra cibo, emozioni e cervello e questo spesso impedisce di perdere peso in modo efficace perchè si instaurano delle dinamiche emozionali e comportamentali che impediscono il corretto funzionamento metabolico.
All’interno del mio libro “Nutrirsi Meglio, la consapevolezza di perdere peso” troverai le risposte.
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